Namaste!
Non potevo che salutarti in questo modo visto il tema di oggi!
L’articolo che leggerai è stato scritto da Gandhar Mandlik, il direttore dell’Ashram Yogapoint, l’istituto che da anni prepara insegnanti di Yoga provenienti da tutto il mondo, lo stesso che dallo scorso anno è presente anche in Italia e collabora con Yoga Joya nella formulazione dei corsi che puoi trovare in questo sito!
Una delle prime cose che ci vengono in mente quando pensiamo allo yoga è la parola Namaste o Namaskar: un termine, ma anche un gesto (mudra) ricco di significati!
Namaste è il tipico modo utilizzato in India e in generale in Asia per salutare una persona o per esprimere rispetto e gratitudine verso il cosmo.
Letteralmente significa “mi inchino a te” e nella sua accezione spirituale indica l’incontro tra due anime che, salutandosi, riconoscono di essere uguali.
La bellezza e profondità di questo gesto sta proprio nel riconoscere che siamo molto di più del nostro corpo e delle relazioni “mondane”; siamo anime unite da una forza universale che elimina ogni differenza sociale, culturale e mentale.
Un significato nobile e profondo in un saluto “semplice” e quotidiano.
Veniamo al dunque e lasciamo la parola a Gandharji
Nel gesto o mudra che lo rappresenta le due mani sono giunte insieme e portate all’altezza del petto o della fronte, come nell’atto di preghiera che tutti noi conosciamo.
Ma cosa accade quando uniamo i palmi delle mani tenendoli a contatto? Da dove viene l’importanza di tale gesto? Quale il suo significato “dietro le quinte’”?
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LE MANI NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI
Da sempre le mani rivestono un ruolo importantissimo nella vita di tutti i giorni di ognuno di noi, nonché rappresentano un mezzo indispensabile per la nostra evoluzione.
Le usiamo per compiere ogni gesto; dalle semplici attività come pulire, lavare, scrivere, alle attività più complesse e sofisticate come suonare uno strumento musicale o costruire oggetti.
Oltre a questo aspetto più pratico le mani sono anche importante mezzo di espressione e comunicazione di emozioni, intenzioni e sentimenti attraverso i gesti e il tocco!
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MANI E CERVELLO
E’ particolarmente interessante sapere che il 50% della corteccia motoria è impegnata nel controllo dell’attività delle mani, mentre il 50% restante controlla tutte le altre parti del corpo.
Si evince che l’area del cervello dedicata alle mani è piuttosto ampia, dimostrando l’importanza che esse rivestono nello svolgersi delle attività dell’uomo moderno; quando usiamo le mani, dunque, attiviamo ben il 50% della corteccia motoria.
Portare le mani unite in Namaskar mudra, quindi, influenza l’attività cerebrale portando la mente a un livello di maggiore calma, concentrazione e benessere generale.
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NAMASKAR E STRESS, ANSIA, DEPRESSIONE
Nel momento in cui siamo stressati, arrabbiati, ansiosi o depressi ciò che succede a livello cerebrale è l’attivazione in sequenza di specifiche aree cerebrali che portano alla produzione degli ormoni legati allo stress quali cortisolo, adrenalina, noroadrenalina.
Nel momento in cui pratichiamo Namaskar mudra la nostra attenzione va alla zona delle mani che attivano la corteccia cerebrale aumentandone il flusso sanguigno; allo stesso tempo il flusso sanguigno diretto all’amigdala viene ridotto.
Ciò comporta una riduzione della risposta allo stress riducendo stress, ansia e depressione.
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BENESSERE GENERALE
Nel mudra namaskar il palmo della mano sinistra è a stretto contatto con il palmo della mano destra, così come le dita della mano sinistra sono a contatto con le dita della mano destra; La mano sinistra, come tutta la parte sinistra del corpo è collegata con la parte destra del nostro cervello, mentre la mano destra (e la restante parte del corpo) è collegata con la parte sinistra del cervello. Ponendo le mani unite stimoliamo e attiviamo entrambi gli emisferi cerebrali (in particolar modo l’area motoria ad essi riferita) in modo sincrono creando equilibrio e benessere; è infatti ben consolidato che il funzionamento sincrono di entrambi gli emisferi cerebrali è importante per il benessere fisico-emozionale di ognuno di noi.
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RABBIA, EGO, UMILTÀ, RELAZIONI
Namaskar mudra è utile per diminuire la rabbia, le tensioni, l’aggressività, l’odio, la gelosia.
Lo stimolo dei palmi delle mani a contatto, infatti, attiva gli emisferi cerebrali e inibisce l’attività dell’amigdala, inibendo gli stati d’animo sopra citati.
E’ un ottimo mudra quando ci cingiamo a salutare ed accogliere qualcuno; come potremmo accogliere in modo positivo qualcuno nel momento in cui ci troviamo in uno stato d’animo di rabbia o agitazione?
Quando poi abbassiamo i livelli di rabbia anche l’ego si abbassa e diventiamo più umili; l’umiltà è uno dei principali propositi di questo eccezionale mudra e umiltà e calma sono importantissimi elementi per l’inizio di una sana relazione, di qualsiasi natura essa si tratti.
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PUNTI MARMA E PUNTI DI AGOPRESSIONE
Dislocati su tutto il palmo della mano ci sono numerosi punti marma e punti di agopressione connessi al cuore, i polmoni, il sistema immunitario en il sistema riproduttivo. Le mani a contatto ne permettono dunque la stimolazione portando beneficio agli stessi organi e apparati.
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NAMASKAR E RELIGIONE
L’atto di portare giunte le mani allo scopo di rendere le persone più umili, permettere la concentrazione e portare pace è comune in molte religioni tra le quali: l’Induismo, il Buddhismo, Il Cristianesimo
Utilizziamo Namaskar mudra per porci con un umile e positivo stato d’animo di fronte agli altri! Se ne accorgeranno, risponderanno di conseguenza e non dimentichiamo che è un profondo segno di rispetto verso chi ci circonda e verso noi stessi!
Sei sorpreso da tutto ciò? Affascinante vero?
La prossima settimana l’appuntamento sarà dedicato a una semplice tecnica di concentrazione sempre in tema Namaskar mudra; qualcosa di utile che potrai praticare da solo.
Non dimenticare di dare un occhio al sito e studiare i corsi proposti per approfondire ciò che leggi in queste pagine…è solo un piccolo assaggio.